Delegazione campus Conidivadala

 

Chiara Conidi e Alessandro Vadalà (classe 2007) sono le nuove giovane promesse che hanno fatto parte della delegazione calabrese al Campus Federale svoltosi a Terni. Grande soddisfazione del referente tecnico Regionale Totò Carnovale che ha accompagnato la Delegazione Calabrese. "I ragazzi hanno lavorato bene e si sono distinti a livello nazionale dimostrando importanti segni di crescita sia a livello motorio che al tavolo. 

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Stralcio articolo del Prof. Matteo Quarantelli (Direttore tecnico della nazionale giovanile)

Il Palatennistavolo “Aldo De Santis” è stato ancora una volta cuore pulsante del movimento sportivo giovanile, ospitando dapprima, da venerdì a domenica, l’esordio stagionale dei tornei per gli Under 18 (Giovanissimi, Ragazzi, Allievi, Junior) e poi, da domenica il Campus Federale 2017.

Campus FITeT 2017 ok 1Protagonisti i giovani nati dopo il 1° Gennaio 2007, segnalati dai Comitati Regionali in collaborazione con lo staff del Settore Giovanile. Diciassette giovani atlete e ventidue loro colleghi hanno animato le sei sedute e le quattro giornate di attività.

Un'occasione per avviare un processo educativo che favorisce la crescita armonica e graduale, ma anche adeguata delle persone.

I traguardi di una proposta di questo genere possono, infatti, essere considerati affini a quelli di una situazione scolastica, all’interno della quale insegnanti e ragazzi collaborano, interagiscono, si relazionano, riconoscono e applicano delle regole, imparano e imparano a imparare.

E quindi ai tecnici, agli adulti, viene richiesto di costruire un percorso di esperienze non solo motorie e sportive, ma proprie della vita di relazione. Non a caso aspetti all’attenzione di tutti sono collegati alla personale autonomia dei ragazzi, alla loro capacità di stare in comunità, di condividere impegni, orari e attività.

Chi ci legge deve quindi immaginare un'esperienza del genere al pari di altre che possono contribuire all’acquisizione di traguardi (per esempio essere in grado di stare via di casa) tutt’altro che banali e che esprimono l’avvio di una crescita complessiva della persona.

Da un punto di vista metodologico, ogni seduta (che si articolava in circa due ore e mezza) veniva organizzata in base al principio della multilateralità e variabilità degli stimoli: pertanto utilizzando la strategia organizzativa a “circuito”, i ragazzi erano impegnati, dopo una fase introduttiva generale e speciale, in attività a “Stazioni”.

Ciascuna di esse era orientata a una modalità di impegno e a obiettivi diversi.

  1. Stazione delle abilità motorie e cognitive: era dedicata a promuovere un efficace utilizzo degli schemi motori di base, a stimolare le capacità coordinative di ritmo, differenziazione cinestesica, combinazione, anticipazione, trasformazione, equilibrio, orientamentoe fantasia motoria.
  2. Stazione dedicata all’apprendimento dei movimenti per realizzare il servizio in relazione a rotazione, altezza, velocità e profondità.
  3. Stazione dedicata all’apprendimento dei movimenti (colpi) in situazioni analitiche al cesto multiballs.
  4. Stazione dedicata alla riproduzioni di semplici schemi di gioco con uno sparring.

In tal modo ciascun ragazzo ha potuto conoscere, applicare e sperimentare, con l’aiuto dei tecnici che si avvicendavano nelle diverse postazioni.

Il numerosissimo gruppo era diviso a metà e veniva gestito in due distinte sedute al mattino e al pomeriggio. Anche la stessa composizione dei gruppi è stata alternata al fine di creare variabilità nella composizione e quindi nel confronto con tutti.

Al termine del campus rimane un bel ricordo del sorriso di ragazzi e adulti che insieme hanno condiviso delle piacevoli e utili giornate, contrassegnate da molti momenti seri e giocosi, impegnativi e meno. Compresa quindi una serata “Halloween”, che ha animato l’Hotel che li ospitava.