Linee guida “Progetto Giovani” anno agonistico 2013-2014

Conclusasi in maniera soddisfacente la stagione agonistica 2012-2013 dove, al di la dei risultati, si è riscontrata una buona partecipazione alle attività da parte delle Società, che hanno collaborato in modo abbastanza costruttivo ed hanno messo a disposizione attrezzature, atleti e tecnici.
Partendo da questa brevissima analisi e, avendo la consapevolezza che ci si deve migliorare continuamente, si possono prevedere sia un nuovo assetto della struttura tecnica, sia una più puntuale e corposa organizzazione regionale del “Ping Pong Kids”, sia una più importante e selettiva attività rivolta alla “Coppa delle Regioni”.   
A seguito di colloqui già tenuti sono stati individuati, con relativi ambiti di competenza, i componenti del nuovo staff tecnico, che assieme e di concerto con il Referente Tecnico Regionale lavoreranno a stretto contatto con i tecnici societari:
-    Freni Letizia, assistente settore femminile;
-    Tucci Francesco, assistente zona Cassano-Castrovillari;
-    Mastroianni Corrado, assistente zona Vibo-Conflenti;
-    Tortorella Pasquale, assistente zona Reggio-Polistena;
-    Cioffi Roberta, preparatore atletico “Ping Pong Kids”;
-    Maio Maurizio, preparatore atletico “Coppa delle Regioni”.
Le aree di Crotone e Catanzaro, che al momento non hanno un rilevante numero di atleti di interesse, saranno monitorate nel caso si verifichi la necessità come,  si spera, altre aree ancora.
Gli assistenti sosterranno nel più breve tempo possibile corso di formazione/aggiornamento di qualità.
Per il “Ping Pong Kids” è auspicabile che la fase regionale si concludesse entro febbraio/marzo, in modo tale da preparare al meglio (con più tempo disponibile) sia i qualificati che le riserve, alla fase nazionale.
Alla fase regionale sarebbe bene che prendano parte almeno 12 atleti per raggruppamento (GM1, GF1, GM2, GF2) e, se vi sono province deficitarie totalmente o in parte, saranno ammessi gli atleti delle altre, scorrendo le rispettive classifiche; tutto ciò, è evidente, perché la manifestazione sia corposa, partecipata ed agonisticamente valida e, cosa più importante, un momento di gioia ed aggregazione per i piccoli.
Per quanto riguarda la “Coppa delle Regioni”, sarà individuata entro agosto una rosa ristretta (max otto atleti) che prenderanno parte alle attività, che si svolgeranno durante l’anno agonistico e, che porteranno alla composizione definitiva della squadra che sarà composta da cinque unità, tre maschi e due femmine.
La selezione sarà effettuata sulla base del rendimento nel confronto con i pari età delle altre regioni e su scelte di carattere esclusivamente tecnico; non avranno alcuna valenza i confronti diretti tra i nostri ragazzi, che avvengono in regione; pertanto sarà obbligatorio disputare minimo 2 tornei nazionali, di cui almeno uno unico e l’altro al nord dove vi è maggior partecipazione. La “Coppa delle Regioni” non è la gita premio per chi vince il torneo di “casa sua”, bensì è la vetrina più importante, con i Campionati italiani giovanili, per gli Atleti del domani, che si spera possano far parte delle varie nazionali. Chiaramente sia le Società che i genitori sono chiamati ad un impegno più rilevante, ma la vera selezione passa anche da questo. Le trasferte si organizzeranno in modo tale che i ragazzi stiano in camera tra di loro, non mi dilungo sui perché.
I ragazzi facenti parte della rosa iniziale, seguiranno un programma ben preciso di preparazione e probabilmente capiterà che, in determinati periodi dell’anno, se ne sacrificherà il rendimento in partita (torneo regionale, partita di campionato) perché si stanno curando maggiormente degli aspetti, piuttosto che altri ed  anche questo è motivo per cui cosa succede tra di loro in regione ha poca importanza. Si individueranno un numero ristretto di appuntamenti dove far arrivare i ragazzi il più possibile competitivi; in ogni caso è importante che i ragazzi disputino tutte le competizioni possibili, indipendentemente dal programma di allenamento, a costo di sconfitte che fanno sempre crescere.
È evidente che la rosa iniziale può subire variazioni, sia in uscita che in entrata; magari!.. durante l’anno spunta fuori il “fenomeno”, maschio o femmina che sia.

Cordiali saluti
Referente Tecnico Regionale
Maestro Carmelo Romeo